L’amianto è un minerale naturale che si trova in molte parti del mondo ma quasi i 3/4 della produzione globale proviene dal Quebec, in Canada. Fino agli anni Settanta è stato l’elemento più comunemente utilizzato per isolare edifici come scuole, uffici e abitazioni. Nell’occidente industrializzato, pesanti esposizioni all’amianto hanno raggiunto il picco proprio nel corso degli anni Sessanta e Settanta, diminuendo progressivamente nei decenni seguenti grazie all’attuazione di norme a tutela dei lavoratori e alla riduzione dell’uso industriale dell’amianto.
Utilizzato sin dall’antichità per le sue peculiari caratteristiche, l’amianto ha qualità che lo distinguono da qualsiasi altro materiale. E’ praticamente indistruttibile, non si decompone, è un cattivo conduttore di elettricità, è resistente al calore, ai prodotti chimici e all’acqua. L’amianto si trova ovunque e, particolarmente, nei pannelli del controsoffitti, nei pavimenti e nelle tubazioni. La storia di questo minerale, tuttavia, ha un lato oscuro.
Nessuno sapeva della pericolosità della fibra di amianto la cui dispersione, nell’aria così come nel terreno, rappresenta un grave rischio per la salute dell’uomo. Anche se la ricerca deve ancora determinare un livello sicuro di esposizione all’amianto, una prolungata esposizione aumenta sensibilmente la probabilità di sviluppare una malattia a carico dell’apparato respiratorio. I pericoli correlati all’amianto sono stati a lungo ignorati, ma sono divenuti dolorosamente evidenti per coloro che hanno lavorato nelle miniere di amianto o nelle industrie di prodotti ottenuti dalla sua lavorazione per lunghi periodi di tempo.
Oggi sappiamo ciò che allora non si sapeva, ovvero che esiste un certo numero di malattie potenzialmente mortali dovute all’inalazione di fibre di amianto comprese il mesotelioma, l’asbestosi (una malattia infiammatoria che colpisce i polmoni e che può causare danni permanenti ai polmoni), la fibrosi interstiziale, la pneumoconiosi e il cancro ai polmoni. Molti medici ritengono inoltre che i tumori dell’apparato digerente e di altri organi (sebbene in questi casi non pare vi sia una correlazione diretta o quantomeno altrettanto significativa con l’esposizione alla fibra di amianto) possono essere riconducibili alla ingestione di amianto attraverso alimenti e acqua contaminati. Gli studi dimostrano inoltre che le probabilità che possa insorgere una malattia polmonare raddoppiano in un soggetto che, già esposto all’amianto. è anche un fumatore.
Come librarsi dell’Eternit?
Nella maggior parte dei casi, se l’amianto è in buone condizioni e il manufatto non è danneggiato, il pericolo che possa verificarsi la dispersione di fibre è pressoché inesistente e, conseguentemente, non sussistono rischi per la salute. Se non c’è manomissione non c’è dunque esposizione al materiale tossico, anche se l’amianto può trovarsi in una zona della casa, non significa che debba essere necessariamente rimosso. L’amianto diventa infatti pericoloso quando le particelle possono disperdersi nell’aria (e quindi essere inalate da chi lavora o vive in quell’ambiente) e questo può accadere quando una struttura (casa o edificio in genere) viene demolita o ristrutturata.
Quando si verifica questa situazione è necessario un intervento di bonifica ambientale del sito contaminato che deve essere progettato da consulenti esperti e realizzato da professionisti che conoscano come applicare le corrette procedure per la messa in sicurezza, la rimozione e lo smaltimento.
Come identificare i materiali che contengono amianto? In caso di dubbio è preferibile trattare il materiale come se contenesse effettivamente amianto, quindi prelevando dei campioni e facendoli analizzare da un professionista qualificato. Come detto in precedenza, alcuni isolamenti del sottotetto di casa (così come molti altri materiali da costruzione) prodotti prima del 1975 contengono amianto. L’amianto è stato definitivamente bandito solo nel 1999 e poche persone sono a conoscenza del fatto che esso è presente in circa la metà di tutte le proprietà residenziali. Coloro che vivono in queste abitazioni sono a rischio di esposizione se i materiali sono fatiscenti o compromessi da attività domestiche o ristrutturazioni. In tali casi, l’ amianto devono essere rimosso o incapsulato da personale qualificato e certificato.