Il mondo dell’edilizia e delle energie sostenibili sta facendo passi da gigante sia per quanto riguarda le ricerca tecnologica sia per quanto riguarda la richiesta del mercato inteso sia come soggetti privati sia come enti pubblici. Questa sempre maggior richiesta da parte del mercato è mossa da tre fattori fondamentali:
- Il desiderio di abitare in modo più sostenibile
- L’intento di risparmiare sensibilmente sull’ammontare delle risorse energetiche utilizzate attraverso un investimento di lungo periodo
- La presenza di leggi e decreti che impongo sia ai soggetti pubblici che ai soggetti privati, un sempre maggiore uso di risorse rinnovabili.
Insieme alla ditta Friul Wood House che si occupa della costruzione di case in legno a Udine e Friuli e da sempre azienda interessata all’argomento rinnovabili andremo a vedere quali sono i più importanti e recenti riferimenti normativi in tema di energie rinnovabili.
Il primo riferimento normativo di cui andiamo a parlare è il cosiddetto Decreto Rinnovabili. Questo decreto dal nome completo di D.LGS 28/11 entrato in vigole il 29 marzo 2011 è entrato in vigore il 29 marzo 2011 e va a definire in maniera completa i criteri che regolano le installazioni di impianti per la produzione di energia rinnovabile degli edifici.
Questo decreto va a definire due importanti concetti.
Il concetto di “edificio di nuova costruzione. Questo edificio è caratterizzato dalla richiesta un titolo edilizio come il permesso di Costruire, la Scia o la Dia e che tale richiesta sia stata presentata in una data successiva alla data di entrata in vigore del decreto in oggetto.
Il secondo concetto è quello dell’”Edificio sottoposto a ristrutturazione rilevante. Ovvero un edificio preesistente con una superficie maggiore al 1000 mq, che sia stato sottoposto ad una ristrutturazione totale degli elementi edilizi che vanno a costituire l’involucro dell’edificio stesso. Oppure ancora di un edificio esistente soggetto a demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria.
Sulla base di quanto appena detto, ogni fabbricato per il quale sia stato richiesto un titolo abitativo nuovo necessita della predisposizione di impianti capaci di produrre energia rinnovabile.
La potenza di tali impianti, installati obbligatoriamente presso l’edificio o nelle sue immediate pertinenza, è indicata dal Decreto relativamente al tipo di immobile considerato, alla sua superficie ed alla data in cui è stato richiesto il titolo edilizio.
Il secondo riferimento di cui parliamo è sintetizzato dall’acronimo Nzeb ovvero Near zero energy building. Nei prossimi anni sentiremo sempre più spesso utilizzare questa dicitura in relazione agli edifici in costruzione. Essi infatti dovranno presentare un consumo di energia tendente allo zero. Più nello specifico le nuove abitazioni private dovranno rispettare questa caratteristica entro il 2020, gli edifici pubblici invece entro il 2018.
Sulle case in legno in particolare è possibile installare, senza criticità o limiti strutturali, tutti i principali sistemi per l’efficienza e l’autonomia energetica, come pannelli fotovoltaici, solari termici, centrali a biomasse ma anche pompe di calore o caldaie a condensazione. Si tratta di sistemi che vi consentiranno di rientrare nell’investimento iniziale in breve tempo andando a tagliare in modo sensibile i costi per le bollette di luce e gas. Non solo: questi sistemi andranno a migliorare ulteriormente le già alte prestazioni termiche degli edifici in legno, edifici freschi d’estate, più confortevoli d’inverno, in cui non si verificano spiacevoli inconvenienti come i ponti termici, dispersioni di calore o formazione di muffa.